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Alternativa Libera Siracusa – Proposta Odg Cannabis

ricopertinaLGar

Siracusa 20 ottobre 2016

Al Presidente del Consiglio Comunale Santino Armaro

Al Sindaco Giancarlo Garozzo

e.p.c. i vari Consiglieri Comunali di Siracusa

 

Proposta ORDINE DEL GIORNO: Percorso di legalizzazione dei derivati della cannabis ai fini di commercio, produzione e vendita, per il contrasto al narcotraffico e informazione e prevenzione sugli effetti nocivi dell’abuso delle sostanze stupefacenti.

 

Premesso che

  • Fino ad oggi, la possibilità di un confronto serio ed equilibrato nelle istituzioni italiane è stata resa vana dall’ostruzionismo manifestato dalle posizioni più estreme e proibizionistiche, seppure nell’opinione pubblica il tema della legalizzazione dei derivati della cannabis abbia acquisito consensi sempre maggiori;
  • La penalizzazione dei reati connessi al consumo di droghe “leggere” ha contribuito in maniera determinante alla sovrappopolazione delle carceri e alla continua violazione dei diritti umani, per cui il nostro paese è stato richiamato più volte dall’Unione Europea;
  • Nel corso degli anni novanta non pochi sono stati i progressi compiuti dal dibattito nella società italiana e negli orientamenti dell’opinione pubblica. Il successo, nel 1993, del referendum abrogativo delle norme penali del Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, ha dimostrato che la scelta repressiva, ispiratrice di quel testo, deve lasciare spazio ad una visione più pragmatica che privilegi un approccio di riduzione del danno. Tale consapevolezza, tuttavia, non ha avuto un approdo legislativo coerente con i risultati del referendum;
  • Esistono numerosi appelli e richieste sottoscritti da autorevoli esponenti della cultura, della società civile e da operatori delle strutture pubbliche, fra i quali si vuole ricordare, a testimonianza della possibilità di un approccio laico a questioni complesse che richiedono equilibrio e capacità di innovazione, il senatore a vita, ora scomparso, Paolo Emilio Taviani, firmatario di un appello al Parlamento promosso da Franco Corleone e Luigi Manconi, fra gli altri, da Michele Salvati, Antonio Tabucchi, Umberto Veronesi, in cui fra l’altro si affermava che “la legalizzazione delle cosiddette ‘droghe leggere’ è opportuna non solo perché la valutazione delle conseguenze connesse al loro consumo non dovrebbe interessare il diritto penale (se non nei casi in cui il consumo, appunto, nuocesse ad altri)” e che “l’uso della cannabis non viene vietato in quanto pericoloso, ma è pericoloso proprio in quanto vietato”. Nel corso di questi anni la logica penale ha aggravato e pesantemente condizionato la realtà del nostro Paese e reso ancora più difficile un diverso ed equilibrato approccio ai problemi delle tossicodipendenze, in generale, ed alla realtà del consumo delle sostanze illegali;
  • Il 12 febbraio 2014 la Corte Costituzionale dichiara l’illegittimità costituzionale degli artt. 4-bis e 4¬ vicies ter, del decreto-legge 30 dicembre 2005, n.272 convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 21 febbraio 2006, n. 49 (Fini-Giovanardi) dichiarando cancellata la norma che parificava a “fini sanzionatori” le droghe leggere con quelle pesanti;
  • Numerose forze politiche, spinte dall’opinione pubblica in maggioranza a favore della legalizzazione, hanno dimostrato apertura verso un cambiamento di rotta nella politica proibizionista;
  • Con decreto-legge 20 Marzo 2014 n.36 “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, di cui al D.P .R. 9 ottobre 1990, n. 309, nonché di impiego di medicinali” entrano in vigore le nuove tabelle delle sostanze stupefacenti che di fatto separano le droghe “leggere” da quelle “pesanti”.

 

Considerato che

  • Il costo del proibizionismo è elevatissimo. Uno studio del Professor Marco Rossi dell’Università La Sapienza di Roma, ha stimato che dal 2000 al 2005 il costo del proibizionismo sia ammontato a quasi 60 miliardi di euro, in media 10 miliardi all’anno, di cui quasi 8 miliardi di euro all’anno d’imposte non riscosse. La legalizzazione dei derivati della cannabis potrebbero portare benefici all’erario per oltre 5,5 miliardi di euro all’anno;
  • Numerosi sono gli esperimenti della legalizzazione in vari paesi, importante ricordare lo stato del Colorado, dove la politica antiproibizionista ha portato benefici in termini economici alle finanze pubbliche;
  • La politica proibizionista ha fallito nel tentativo di diminuire in termini di numero le persone che fanno uso di derivati della cannabis;
  • l’Europa, con l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT), ha da tempo sollecitato i Paesi europei a misure positive di riduzione del danno, sulla base anche delle esperienze ormai diffuse e consolidate: dalla Svizzera all’Olanda, dalla Germania alla Spagna, dal Belgio al Portogallo. Di contro in Italia l’approccio penale deprime e rende complesso il ruolo delle strutture pubbliche, come dimostrano i dati contenuti nelle relazioni annuali al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze, e limita la possibilità di attuazione di progetti sperimentali di riduzione del danno;
  • L’associazione “Forum Droghe” ha curato l’edizione italiana del volume: “Dopo la war on drug”. Un percorso per la regolamentazione delle droghe, un testo elaborato dalla Fondazione inglese Transform impegnata da anni sul terreno della politica di legalizzazione delle droghe. Il progetto illustra una serie di valide azioni per la creazione di un sistema normativo globale per tutte le sostanze psicoattive ad uso non medico, tracciando un percorso di superamento della proibizione definita dalle Convenzioni delle Nazioni Unite. Sono molte le voci che ormai certificano il fallimento della ‘war on drugs’ come testimonia il documento della Commissione latino-americana su droghe e democrazia, un organismo di esperti promosso dagli ex Presidenti Cardoso del Brasile, Gaviria della Colombia e Zedillo del Messico che chiedono un cambio di paradigma; un altro documento fondamentale è quello di quest’anno della Global Commission on drug policy presieduta dall’ex Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, che chiede una scelta a favore della legalizzazione;

Preso atto che

  • In parlamento è stata calendarizzata la discussione della proposta di legge sottoscritta da 220 deputati e 73 senatori, nata dall’impegno dell’intergruppo fondato da vari parlamentari sia della maggioranza che dell’opposizione e che tale discussione avverrà nelle prossime settimane;
  • In questi giorni alcune associazioni e partiti politici (Radicali, Associazione Luca Coscioni, Possibile) hanno lanciato i “Legaliziamo Days” per promuovere e informare la cittadinanza sul tema;

 

Invita il Presidente del Consiglio, la Giunta e il Sindaco a

  • Ad attivarsi presso il Parlamento e il governo affinché sia iniziato un confronto serio sul passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe cosiddette “leggere” con l’obbiettivo di regolamentare efficacemente la coltivazione a fini di commercio, l’acquisto, la produzione e la vendita di cannabis indica e dei prodotti da essa derivati tenendo ferme le normative repressive del traffico internazionale e clandestino di droghe, oggetto della gran parte delle convenzioni internazionali in materia di droghe.
  • A farsi parte attiva presso il ministero con delega alle Politiche Antidroga, affinché all’interno del Dipartimento Antidroga vengano inclusi anche delegati delle associazioni attive nel sociale, che sostengono ed aiutano persone che fanno uso di sostanze stupefacenti, in modo tale che aiutino all’elaborazione di una strategia efficace per la prevenzione dell’abuso di droghe nella società;
  • A inviare questo Ordine del Giorno alla Regione Sicilia e alle Camere come segno di attiva presa di posizione del Comune di Siracusa a favore della legalizzazione della Cannabis.

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