Fontana di Diana, nostra denuncia cautelativa per i danni alla seconda zampa del cavallo.
Preso atto della nuova frattura alla seconda zampa del cavallo presente nel complesso monumentale della Fontana di Diana, Alternativa Libera Siracusa confida non ci siano ulteriori allungamenti burocratici o che siano limitati e che, come già comunicato dalla Soprintendenza ai BBCC e dal Comune di Siracusa ognuno faccia la sua parte.
Il Comune dovrà trovare le risorse economiche, 2.500 € e l’azienda che dovrà realizzare il ponteggio, al resto penseranno il restauratore messo a disposizione dal Museo Paolo Orsi tramite la Soprintendenza ai BBCC. Il tutto inizialmente stimato in circa 2 settimane, ma anche se dovessero diventare 3 per via del nuovo danno subito nessuno si lamenterebbe.
Noi stamattina abbiamo sporto denuncia contro ignoti e speriamo che il magistrato intenda visionare i filmati delle videocamere presenti in piazza Archimede, della Prefettura e/o quelli della Questura. Potrebbe trattarsi di un cedimento del cemento, ma appare curiosa la tempistica essendo arrivato il 15 marzo l’ok della Soprintendenza e del Comune e la zampa si rovina immediatamente dopo. Sicuramente sarà una coincidenza ma ci piacerebbe che chi di dovere visionasse le immagini e se di vandalismo si sia trattasi si approfondisca la vicenda.
Siracusa 20/03/2017
Salvatore Russo, 3471097484
Alternativa Libera Siracusa.
Dal Giornale di Sicilia di oggi 21 marzo 2017
La fontana di Diana danneggiata,esposto alla Procura di Siracusa
La fontana di Diana danneggiata,esposto alla Procura di Siracusa

siracusa
Una denuncia alla Guardia di finanza per chiarire prima possibile cosa sia accaduto alla Fontana di Diana in piazza Archimede.
Il presidente del movimento «Alternativa libera», Salvatore Russo, si è presentato ieri mattina negli uffici del comando provinciale della Guardia di finanza per presentare una denuncia, al momento contro ignoti, dopo il nuovo cedimento registrato nel monumento che si trova nel cuore del centro storico di Ortigia.
Il movimento guidato da Russo ormai da oltre due mesi ha avviato un forte pressing nei confronti del Comune e della Sovrintendenza ai Beni culturali per far partire i lavori di recupero del monumento. Il problema fino a pochi giorni fa era legato solo a una zampa di uno dei cavalli marini realizzati da Giulio Moschetti agli inni del ‘900.
Dopo aver atteso due mesi, finalmente la scorsa settimana Sovrintendenza e Comune hanno definito progetto e costi dell’intervento, 2.500 euro, ma a distanza di poche ore dall’annuncio ecco arriva un secondo danneggiamento, nella seconda zampa del cavallo marino già deteriorato.
«Abbiamo chiesto di inviare la nostra denuncia anche alla Procura – ha spiegato Russo – ci sembra quantomeno singolare che proprio a poche ore dall’annuncio dell’accordo tra Comune e sovrintendenza un altro pezzo di fontana sia rimasto danneggiato».
Non è ancora chiaro se quanto accaduto sia frutto di un atto vandalico o di un cedimento della struttura, già lineata. La Fontana di Diana è stata realizzata in cemento con una struttura in ferro che oggi è visibile a chiunque si avvicini al monumento.
«Dal 4 gennaio ci siamo messi in contatto con la sovrintendenza per cercare di far partire i lavori – ha proseguito il presidente di Alternativa libera – e finalmente si era trovato l’accordo. Adesso il rischio da evitare è che si possano allungare i tempi per l’apertura del cantiere».
Sotto questo punto di vista il vicesindaco di Siracusa, Francesco Italia, che sta seguendo l’intera vicenda dall’inizio, ha assicurato che non dovrebbe cambiare nulla anche perché il progetto preparato dalla Sovrintendenza prevede anche altri interventi di manutenzione. La speranza, a questo punto, è che passino rapidamente i tempi tecnici per l’individuazione della ditta che dovrà montare il ponteggio da mettere a disposizione di Gerlando Pantano, il restauratore messo a disposizione dal Polo regionale di Siracusa.
«Credo che prima di tutto sia necessario capire – ha concluso Russo – se si sia trattato davvero di un atto vandalico o se al contrario il cedimento sia legato alle precarie condizioni in cui si trova la fontana. In quest’ultimo caso questo vorrebbe dire che diventa ancora più necessario accelerare tutti i tempi per l’avvio dei lavori. Non dovrebbe essere poi tanto difficile capire se si sia trattato di un atto vandalico perché nella piazza sono presenti vari sistemi di videosorveglianza e quindi probabilmente dovrebbero esserci telecamere che abbiano ripreso quanto eventualmente accaduto». (*GAUR*)