Alternativa Libera Siracusa vuole informare sia i privati che il Comune di Siracusa, qualora avesse la qualità di ente gestore e/o che abbia la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi, che è stato pubblicando un bando a cui si può accedere per avere delle risorse da investire.
Nel bando si fa riferimento ad una lista di Siti di Importanza Comunitaria (SIC)
Tra questi, come si evince dallo screenshot, le “Saline di Siracusa e Fonte Ciane”; “Capo Murro di Porco, Penisola della Maddalena e Grotta Pellegrino”.
Immaginiamo che i privati con questo bando adesso avrebbero la possibilità di reperire le risorse economiche per investire sui loro terreni. Santa Panagia. Potrebbero finalmente trovare le risorse per bonificare i propri terreni da abbandoni di ogni tipo, compreso amianto e realizzare un’oasi verde, protetta, postazioni di birdwatching o semplicemente un parco dove rilassarsi o ancora area attrezzata dove poter trascorrere un pomeriggio, una domenica, un 26 dicembre. Il riferimento è all’area, di proprietà privata, di Santa Panagia, come da foto sotto.
Insomma l’opportunità c’e’ ed è da cogliere.
Spesso il problema in Sicilia è stato che i soldi che la Comunità Europea metteva a disposizione tornavano indietro, inutilizzati.
Noi come Alternativa Libera Siracusa faremo di tutto per evitare che risorse economiche importanti non vengano utilizzate a dovere.
Alternativa Libera Siracusa, promuove, all’insegna delle mutate condizioni e necessità della società urbana, una sempre più intensa sinergia fra la pubblica amministrazione ed il privato, come singolo o come aggregazione, al fine di massimizzare la qualità e la quantità dei servizi. A tal proposito, sarebbe possibile a nostro avviso, assegnare la gestione e la valorizzazione di quelle aree di competenza del comune o comunque del demanio, ad associazioni, organizzazioni, consorzi o soggetti appartenenti alle categorie protette riunite in gruppi operativi, conseguendo così un duplice obbiettivo. Da un lato si otterrebbe un vantaggio sul piano economico, poiché tali interventi non graverebbero sul bilancio della P.A. in modo esclusivo, dall’altro si conseguirebbe un vantaggio etico sociale, attraverso l’integrazione di soggetti disagiati, contribuendo al potenziamento di un sentimento di appartenenza ad una comunità.
“Il 2 gennaio 2018 il bando del PSR Sicilia relativo all’operazione 4.4.c dal titolo “Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità” e che mira al miglioramento e alla valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici ed ambientali delle aree agricole interessate, nonché al recupero di particolari ecosistemi vegetali tipici della macchia mediterranea.
Per il bando è prevista una dotazione finanziaria di €15.000.000,00 e si applica nelle superfici di aziende agricole localizzate nei seguenti ambiti di territorio regionale:
Aree Natura 2000, di cui alle Direttive 92/43/CEE “Habitat” (SIC) e 2009/147/CE “Uccelli” (ZPS);
Parchi e Riserve regionali;
Corridoi ecologici individuati nella cartografia allegata al Decreto del Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente
Aree contigue ai corridoi ecologici, tutelate dalla norma nazionale in materia di paesaggio
Aree a rischio erosione (Carta Regionale dell’erosione reale);
Aree sensibili alla desertificazione (Carta della sensibilità alla desertificazione in Sicilia);
Zone ad alta vulnerabilità, Aree sensibili, individuate come sensibili dal Piano Regionale di tutela delle Acque e Aree limitrofe ai corpi idrici.
Possono presentare domanda:
agricoltori singoli e associati;
associazioni temporanee di scopo, ATS, costituite tra agricoltori, singoli o associati ed Enti locali e/o associazioni ambientaliste, in qualità di enti gestori, riconosciute;
altri Enti gestori del territorio, pubblici e privati, che hanno la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi.
Gli ambiti di Intervento sono due.
Il primo è “Interventi per la conservazione della biodiversità e per la valorizzazione del territorio” e prevede che siano ammessi al finanziamento:
investimenti di recupero, creazione e ripristino di biotopi, habitat naturali e naturalistici terrestri, acquatici e ripariali mediante interventi di rinaturalizzazione e antierosivi.
investimenti finalizzati alla sosta della fauna stanziale e migratoria, creazione di siti di nidificazione della fauna selvatica, formazioni vegetaliripariali autoctone.
strutture funzionali alla diffusione della fauna selvatica come manufatti indirizzati al riparo delle specie selvatiche vertebrate ed invertebrate o passaggi sicuri per la fauna In tutte le superfici aziendali
investimenti di ingegneria naturalistica, necessari per motivi ambientali
creazione di boschetti, macchia mediterranea
impianto di fasce di vegetazione, comprese le siepi, costituite da essenze autoctone o storicamente presenti nei territori interessati finalizzate alla conservazione, salvaguardia e crescita della biodiversità
conservazione di alberi isolati o in filare
ripristino di zone umide, bivieri, laghetti e stagni
Il secondo ambito di intervento è “Interventi di valorizzazione per la pubblica utilità” che prevede investimenti per realizzare dei percorsi didattico-naturalistici attraverso la costruzione o il ripristino di sentieri, stazioni informative, segnaletica e cartellonistica, punti di approvvigionamento di acqua e di luoghi di sosta per i fruitori, punti di osservazione di specie animali e vegetali (bird watching)
La valutazione e la selezione delle domande di sostegno avverrà attraverso i seguenti criteri:
Obiettivi che potranno essere raggiunti e loro valenza ambientale (Max 60 punti)
Criteri territoriali (Max 30)
Progetti presentati da “azioni collettive” ed ai progetti integrati con la misura 10 operazione 10.1.5 (Max 10 )
Il punteggio minimo di ammissibilità è di 30 punti ed è necessario soddisfare almeno 2 criteri ai fini del calcolo della soglia minima
L’intensità del sostegno è pari al 100% delle spese sostenute. Gli agricoltori singoli potranno presentare un progetto che preveda una spesa massima di 150 mila euro, mentre per gli agricoltori in forma associata il progetto non potrà prevedere una spesa superiore a 250 mila euro. Per le ATS, invece, il limite di investimento è di 400 mila euro.
Le domande potranno presentate a partire dal 31 gennaio 2018 e sino al 30 giugno 2018.
Bando completo:
bando-operazione-4-4-c-28-sett-5a4f8fbe1a749
Disposizioni attuative complete