SINTESI CONFERENZA SULL’ACQUA PUBBLICA DEL 10/05/2017
Alternativa Libera Siracusa ha organizzato questo dibattito sul tema Acqua Pubblica. Con la presenza del nostro deputato on. Samuele Segoni, dell’avvocato Salvatore Piccione in rappresentanza del Comune di Siracusa, dell’avvocato Umberto di Giovanni e di Enzo Vaccaro per la CGIL.
Premesso che avevamo avanzato delle proposte per aumentare la qualità dell’acqua già dall’ottobre dello scorso anno (http://www.siracusa.sr.alternativalibera.org/51-2/ ) e che speriamo il prima possibile ci sia la possibilità di reperire i finanziamenti necessari dalla Comunità Europea.
Come tutti sanno, a seguito del verbale del 19/06/2014, sottoscritto dai 10 Comuni aderenti al disciolto Consorzio ATO Idrico 8 della Provincia di Siracusa che avevano affidato il servizio alla fallita SAI 8 spa, nonché sottoscritto dallo stesso Consorzio e dalla Curatela Fallimentare SAI8, tutti gli impianti, reti ed infrastrutture attinenti il Servizio Idrico Integrato, dopo un lungo periodo di quasi 6 anni, erano tornati nella gestione diretta dei singoli Comuni.
Pertanto dal 20 giugno 2014 l’Amministrazione Comunale di Siracusa, insieme all’Amministrazione Comunale di Solarino, aveva avviato la gestione del Servizio Idrico Integrato in regime emergenziale con propri mezzi e con l’ausilio di un numero esiguo di tecnici ex SOGEAS spa e di alcune ditte specializzate che avevano assicurato, non senza difficolta’, i servizi minimi essenziali.
La gara di attribuzione dell’affidamento temporaneo (preparata nel corso dell’estate 2014 in regime emergenziale per un solo anno) della gestione del servizi, atteso che nel Comune di Siracusa gia’ dal 1991 il servizio era espletato dalla societa’ mista SOGEAS spa, si era resa necessaria per la mancanza di una specifica Legge Regionale in materia di riordino idrico che desse atto della volonta’ dell’elettorato Italiano che aveva chiaramente espresso la sua nel plebiscitario referendum del 2011. Non c’era possibilita’ pertanto di poter disporre da subito di adeguate risorse finanziarie per l’avviamento del Servizio cosi’ come organizzato nel passato.
Non c’era altra possibilita’ per la ns Citta’ di potere rimpossessarsi del Servizio Idrico Integrato gestito incautamente e dissennatamente dalla SAI 8 e di far riavvicinare i Cittadini ad una Istituzione cosi’ importante senza un’azione di forza in quel preciso momento.
Il Servizio idrico Integrato a far data dall’1/03/2015 e’ cosi’ stato temporaneamente affidato alla SIAM spa, societa’ aggiudicatrice della gara; ma dall’1/03/2016, con l’uscita del Comune di Solarino che ha inteso ritornare ad una gestione in house, questa si e’ trovata a gestire solo il Comune di Siracusa con le sue Frazioni e zone balneari. L’impianto di depurazione di C.da Canalicchio, nato per il trattamento dei reflui urbani di Siracusa, Floridia e Solarino, continua a gestire il servizio di depurazione anche per tali Amministrazioni seppur con distinte convenzioni all’esterno del contratto di affidamento.
Gli utenti e i cittadini si erano comunque trovati, pur se in regime di emergenza, un bando blindato dalle Amministrazioni dei Comuni di Siracusa e Solarino sia nella procedura di affidamento temporaneo in attesa che la Regione desse indicazioni su come poter gestire il Servizio Idrico Integrato in maniera definifiva, sia nell’aver fissato regole chiare che hanno riavvicinato i cittadini al servizio, sia per calmierare tariffe e prezzi di allacciamento saliti alle stelle con la precedente gestione affidata dal Consorzio ATO Idrico 8 alla SAI 8 spa (senza, di contro, aver avuto alcuna utilità per la collettività).
Il bando preparato in condizioni di emergenza nel corso del 2014, ha garantito il mantenimento del posto di lavoro ai dipendenti ex SOGEAS spa (e non solo) per come stabilito dall’Art.173 del D.Lgsl 152/2006; ma come tutti sanno, e’ poi stato oggetto di critiche ferocissime da parte del mondo politico, alcune probabilmente strumentali, la L.R.19 dell’11/08/2015 nel riproporre l’obbligo di costituzione degli A.T.I. (riproposti dopo il fallimento di pressoche’ tutti gli A.T.O. in Italia) accenna tuttavia alla possibilita’ di un ritorno alla gestione Pubblica del S.I.I. per come sancito dal Referendum del 2011 ma non fornisce ancora pienamente gli strumenti di gestione, e l’A.N.A.C. qualche mese addietro ne ha effettivamente decretato una carenza in termini di mancata garanzia sulla libera concorrenza per via della mancata pubblicizzazione del bando medesimo presso la Comunita’ Europea.
Da qui’, pur persistendo la mancanza di regole chiare, l’esigenza dell’Amministrazione Comunale di Siracusa a dover reindire un nuovo bando di affidamento, ancora una volta in Concessione a privati seppur per un solo anno e di prorogare alcune volte il contratto a SIAM spa sino all’espletamento della nuova gara (previsto sino al 30/09/2017); bando con procedura aperta che viene pubblicato proprio in questi giorni per come indicato dalla Determina Dirigenziale del Dirigente del Settore Ambiente n.90 del 31/03/2017, che pero’ non sembra affidare all’A.E.E.G.S.I.I. il compito di preventiva verifica delle tariffe applicate, e che non sembra nemmeno blindare i posti di lavoro dei dipendenti indicati nel bando del 2014. La clausola, definita sociale, di cui all’art.4 del capitolato tecnico del nuovo bando, solitamente utilizzata per assicurare la libera concorrenza, parla infatti di utilizzo “in via prioritaria” dei dipendenti utilizzati nel precedente appalto, “a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione dell’impresa e con le esigenze tecnico-organizzative previste”; clausola che sembra infatti confliggere con l’Art.12 del Nuovo Codice degli Appalti di cui al D.Lgsl 50/2016 che escluderebbe inquivocabilmente da tali obblighi le Concessioni nel settore idrico e che quindi rimanderebbe giocoforza al suindicato Art.173 del D.Lgsl 152/2006.
A complicare le cose la recentissima Determina della Corte Costituzionale (Consulta), che cassa alcuni punti della L.R.19/2015, che boccia la possibilita’ (forse giustamente tanto invocata dai Comuni piu’ piccoli) i sub-ambiti e che sancisce inequivocabilmente la competenza dell’A.E.E.G.S.I.I. in materia di tariffe idriche.
Insomma, la confusione regna sovrana! La certezza di poter gestire il servizio in House da parte delle amministrazioni Comunali sembra allontanarsi a meno che, reperiti i fondi necessari, non si opti per la creazione di un’Azienda Speciale o una SPA Pubblica.
Il Servizio Idrico Integrato, ora a Siracusa in regime di proroga ed ancora gestione a SIAM spa, e’ e resta sempre il servizio Pubblico per eccellenza, assoggettato quindi alle regole che le competono sempre improntate sulla trasparenza e lealta’ innanzitutto, indi sulla parita’ dei diritti, e sulla corretta gestione dei rapporti con l’utenza.
Sul rispetto di queste regole l’Amministrazione Comunale deve vigilare affinche’ il disastro del passato non debba ripetersi.
Per concludere, sentendo tutti gli interventi durante la serata auspichiamo una modifica del bando dato che ci sono, pare, presupposti per un ricorso.
Salvatore Russo
Presidente Alternativa Libera Siracusa
A questo link i video
https://www.facebook.com/salvo.proteus75/videos/10213098073035514/