Alternativa Libera Siracusa, allo scopo di dare il proprio contributo al miglioramento della nostra città, ha cercato di porre l’attenzione sul problema dei rifiuti urbani, con la creazione della piattaforma “Raccolta differenziata Siracusa” prima, e con l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione poi. In un contesto storico in cui lo smaltimento dei rifiuti rappresenta ormai un costo ambientale ed economico troppo elevato da sostenere sia per la pubblica amministrazione che per i cittadini, è necessario trovare una soluzione che, contemporaneamente ed in sincronia con la strada già intrapresa della differenziazione, possa portare innumerevoli vantaggi a cascata sul piano ecologico ed economico.
A tal proposito Il Comune di Siracusa e il gestore rifiuti IGM si attivino affinché il regolamento del Ministero dell’Ambiente pubblicato il 25 settembre in Gazzetta Ufficiale sia applicato al meglio nella nostra città. Il regolamento prevede che “Un simbolo all’ingresso di un bar, di un ristorante, di un albergo o di altri punti di consumo distinguerà quegli esercenti che hanno scelto di aderire alla fase sperimentale del sistema di “vuoto a rendere” per le bottiglie di birra e acqua minerale. Ciò attua la misura del “Collegato Ambientale” rivolta alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione, su base volontaria per un anno, di un sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili.
Per muoversi in tale direzione, mostrando come Siracusa può essere in linea con il cambiamento, Alternativa Libera Siracusa propone:
- Alla pubblica amministrazione ed al gestore IGM di impiegare strumenti idonei che incentivino i commercianti del settore coinvolti ad aderire alla proposta del ministero sopra indicata. Ciò fondamentalmente attraverso l’introduzione di sgravi riguardanti la tassa sui rifiuti e mediante l’organizzazione di campagne informative e di sensibilizzazione.
- All’amministrazione pubblica di promuovere ed agevolare la formazione di un consorzio, nel quale possibilmente vengano impiegati giovani siracusani inoccupati, per assolvere il compito della raccolta dei “vuoti” presso le varie attività ristorative e la loro consegna presso un centro logistico di stoccaggio.
Il successo di tale operato, del quale noi di Alternativa Libera siamo certi, oltre a rappresentare un esempio di etica sociale ed ambientale, potrebbe essere un banco di prova per poi pensare ad un’estensione della pratica del “vuoto a rendere” anche per i privati.
Inoltre ciò può essere un punto di partenza per creare quella rete di infrastrutture economiche, idonee a trasformare il concetto di rifiuti in contributi, ovverosia in quel input di beni capaci di generare reddito monetario e conseguire un’indispensabile riduzione del deficit ambientale.
Paolo Sanfilippo, Alternativa Libera Siracusa